Ristrutturazione energetica di un edificio classico conservandone l'estetica
ULMA ha partecipato alla ristrutturazione della facciata di un noto edificio sito nella Gran Vía del quartiere di Gros a San Sebastián. La facciata originale era rivestita in ceramica, con belvedere curvi in calcestruzzo a vista e lo studio ARCAYA Arquitectos, al quale è stato affidato il progetto, desiderava rispettare l'estetica dell'edificio. Lo studio cercava una soluzione moderna, con isolamento di alta qualità dall'esterno, ma in grado di conservare l'aspetto dell'edificio. Doveva anche essere un materiale dalla superficie facile da pulire: tutti requisiti che soddisfa la facciata ventilata ULMA.
“Sembrava che per la ristrutturazione di zone classiche fosse necessario rinunciare a sistemi tecnici innovativi come la facciata ventilata, ma non è così e questa realizzazione lo dimostra”. Álvaro Arcaya, di ARCAYA Arquitectos.
Secondo l'architetto Álvaro Arcaya di Arcaya Arquitectos, “sembrava che per la ristrutturazione di zone classiche fosse necessario rinunciare a sistemi tecnici innovativi come la facciata ventilata, ma non è così e questa realizzazione lo dimostra. La facciata ventilata ULMA ha saputo adattarsi ai requisiti richiesti da Arcaya Arquitectos e siamo riusciti a sfatare l'immagine di un sistema modulare standardizzato.”
È stata sostanzialmente realizzata la finitura richiesta dallo studio di architettura, rispettando il design della facciata originale e cercando di rendere le fughe il meno visibili possibile.
4 PUNTI CHIAVE DA EVIDENZIARE
1. Eliminazione delle fughe verticali
Il nostro materiale, il calcestruzzo polimerico consente di impiegare un formato più grande rispetto ad altri, perciò siamo in grado di produrre lastre di dimensioni superiori allo spazio tra le finestre (1800 cm di larghezza), per coprire la massima superficie possibile e rendere meno visibile la fuga verticale. Si è così ottenuta una prevalenza delle linee orizzontali, con un risultato estetico più vistoso.
2. Eliminazione delle fughe orizzontali con l'inserimento della greca
È stata creata un'apposita lastra grecata, scandita a 11 mm, proprio le stesse dimensioni della fuga orizzontale. In tal modo, sono state camuffate le fughe orizzontali.
L'altezza della greca (di 51,5 mm), scandita a 11 mm, è stata appositamente progettata per ottenere una misura di 508 mm e riuscire a impiegare sempre lastre intere tra i solai, raggiungendo così lo scopo di conservare l'orizzontalità e l'estetica originale dell'edificio. È stato quindi allestito un prototipo di stampo speciale la greca scandita come specificato.
Insomma, l'altezza della lastra è stata adattata affinché lungo la facciata non fosse visivamente percepibile alcuna interruzione.
Per ottenere questo effetto, l'architetto ha creato una cornice aggettante in composite della misura necessaria per le lastre da 508 mm, rendendo così invisibili le fughe.
3. Colore speciale
Inoltre, l'architetto ha richiesto i colori speciali della cartella NCS - 1502 e 50R - per creare un contrasto con la facciata in calcestruzzo a vista e le cornici. Lo scopo era rendere più luminosa la facciata, mettendo in risalto l'incontro dei materiali diversi. “Cercavamo un colore dal bianco al sabbia che si abbinasse bene al bianco della facciata. Siamo soddisfatti del risultato anche perché il colore della facciata cambia a seconda della luce del giorno”, conferma Álvaro Arcaya, di ARCAYA Arquitectos.
4. Calcolo strutturale
Un'altra particolarità dei lavori sono state le pessime condizioni del tamponamento sul quale doveva essere fissata la nostra struttura sottostante, perciò è stato necessario progettare 3 soluzioni per la struttura, ancorate solo ai solai per adattarsi alle condizioni dell'edificio.
ULMA Architectural Solutions ha eseguito i calcoli strutturali con le 3 impostazioni possibili e quindi ha scelto la soluzione che offriva maggiori garanzie.
Sistema integrale: fornitura e posa in opera della facciata
Per quanto riguarda il servizio integrale della facciata ventilata ULMA, che prevede il processo completo compresa la posa in opera, Álvaro Arcaya ha dichiarato di essere stato piacevolmente sorpreso dall'ottima organizzazione dell'allestimento dei pallet, con il materiale predisposto tenendo anche conto delle difficoltà sia negli accessi che nelle zone di stoccaggio in cantiere.